Hai iniziato a lavorare online, magari come blogger, ghostwriter o correttore di bozze, e i tuoi guadagni stanno cominciando a crescere?
Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla Partita IVA per svolgere attività Online.
Indice
- Quando sono costretto ad aprire la Partita IVA?
- Cos’è e come si aderisce al Regime Forfettario?
- Quale sarà il regime contributivo INPS?
- Ho un lavoro dipendente, posso aprire la partita IVA forfettaria?
- Quanto tempo ci vuole per aprire la Partita IVA?
- Quali sono le cause di esclusione?
- Quanto mi costa il commercialista?
Quando sono costretto ad aprire la Partita IVA?
Vi è la tendenza a credere che non sia necessario aprire la Partita IVA fin quando non si raggiungono i 5.000 € di ricavi netti. In realtà, non è proprio così.
Quando un soggetto pone in essere atti tipici e di preparazione allo svolgimento di attività in modo abituale si dovrà aprire una Partita IVA. L’occasionalità, anche nel caso in cui abbia messo in atti comportamenti che la facciano presumere, dovrà essere dimostrata.
Ogni attività, ed il modo in cui viene svolto, va valutata singolarmente. Tuttavia, non è sempre detto che tu possa iniziare a lavorare anche senza partita IVA.
Per fortuna, contrariamente a quando si crede, i costi di apertura e di mantenimento di una Partita IVA non sono particolarmente elevati, soprattutto se utilizzi un servizio online come Wiseeo.
Cos’è e come si aderisce al Regime Forfettario?
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato che si rivela adatto per persone fisiche che vogliono svolgere un certo tipo di attività, determinando il reddito in maniera “forfettaria”, in particolare per i liberi professionisti e per gli imprenditori individuali.
Questo regime fiscale agevolato prevede un’unica imposta, quella sostitutiva, che si calcola applicando l’aliquota del 5% o del 15% al reddito imponibile, determinato forfettariamente, applicando la percentuale di redditività dell’attività e dopo aver dedotto i contributi.
Sei un SEO Freelancer e gestisci in prima persona il processo di ottimizzazione di un sito web per i motori di ricerca? Alla tua attività corrisponde un codice ATECO 73.11.02 con coefficiente di redditività risulta essere pari al 78%.
Questo vuol dire che il SEO Freelancer pagherà un’imposta sostitutiva del 5% su una base imponibile che corrisponde al 78% del suo fatturato al netto dei contributi.
Vi sono però alcune restrizioni per coloro che hanno diritto all’imposta sostitutiva del 5%. In particolare, il contribuente non deve aver esercitato nessun’altra attività nei precedenti tre anni. Inoltre, questa attività non deve costituire la prosecuzione di un’attività precedentemente svolta. Nel caso in cui questi requisiti non vengono rispettati, l’imposta sostitutiva si ottiene applicando un’aliquota del 15% invece che del 5%.
Vi sono alcuni limiti per chi rientra nel Regime Forfettario:
- il fatturato annuo non può superare i 65.000€ annui;
- Le spese sostenute per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori non possono superare i 20.000€ lordi annui.
Nel caso in cui supererai il limite dei 65.000€ di fatturato o i 20.000€ di spese per il lavoro, nell’anno corrente rimarrai comunque in questo regime, ma nell’anno di successivo, non potrai più farne parte e quindi dovrai adottare un altro regime.
Quale sarà il regime contributivo INPS?
La quantità di contributi da pagare dipenderà dal tipo di attività svolta e da come questa viene svolta. Esistono sostanzialmente tre gestioni contributive INPS:
- Iscrizione alla Gestione Separata INPS per professionisti senza cassa;
- Gestione INPS artigiani;
- Gestione INPS commercianti.
Nel caso della Gestione Separata INPS, andrai a pagare i contributi applicando l’aliquota del 25,98% sul reddito imponibile. Ad esempio, nel caso in cui hai fatturato 10.000€ , oltre all’imposta sostituiva precedentemente vista, andrai a pagare il 25,98% sul 78% del fatturato al netto dei contributi.
Se sei un artigiano, pagherai una quota fissa annua pari a 3.843,08€ ed in aggiunta una percentuale sull’eccedenza di 15.710€ pari al 24% nel caso in cui sei over 21, e 21% nel caso in cui sei under 21.
Infine, se nel tuo caso è richiesta l’iscrizione alla gestione INPS commercianti, andrai a pagare la stessa quota fissa, ma la percentuale sull’eccedenza sale al 24,09% per gli over 21, e 21,09% per gli under 21.
Per scoprire che tipo di contributi dovrai pagare, richiedi ora una consulenza gratuita cliccando qui.
Ho un lavoro dipendente, posso aprire la partita IVA forfettaria?
I dipendenti possono aprire una Partita IVA e aderire al regime forfettario?
La risposta è sì. I dipendenti, ma anche i pensionati, possono aderire al regime forfettario purché i redditi prodotti nell’anno precedente non superino i 30.000€. Nel caso in cui il rapporto lavorativo che ha generato questi redditi termini, è possibile aderire al Regime Forfettario.
Se hai un lavoro dipendente, è bene verificare che lo svolgimento dell’attività non contrasti in alcun modo con le clausole del contratto di lavoro. In caso contrario, infatti, il tuo datore di lavoro ti potrebbe licenziare per giusta causa per non aver rispettato la clausola contrattuale che prevede l’obbligo della non concorrenza.
Sei un dipendente pubblico? Anche tu puoi aprire la tua Partita IVA ma solo se:
- Hai un contratto part-time da meno di 18 ore settimanali;
- L’attività che intendi svolgere non contrasta con i “principi di esclusività ed incompatibilità del Pubblico impiego”.
Quanto tempo ci vuole per aprire la Partita IVA?
Aprire una Partita IVA non è complicato, i tempi di attesa sono quelli normalmente richiesti dalle procedure telematiche per l’invio dei modelli e per le iscrizioni alle gestioni INPS, per l’iscrizione al Registro delle Imprese e per la SCIA. Queste ultime due non sempre sono richieste, dipende dal tipo di attività che si vuole svolgere.
Per un libero professionista senza cassa è sufficiente il modello per l’apertura della Partita IVA e l’iscrizione alla Gestione Separata INPS.
Quali sono le cause di esclusione?
Non possono aderire al regime forfettario, coloro che si avvalgono di regimi speciali ai fini IVA (es. editoria, agricoltura), o di regimi forfettari per la determinazione del reddito (es. Network Marketing).
Sono esclusi dal regime forfettario anche coloro che non risiedono in Italia, fatta eccezione per coloro che risiedono in uno dei paesi dell’unione europea, o paesi che aderiscono all’area economica europea (EEA), il cui reddito viene prodotto per almeno il 75% in Italia.
Quanto mi costa il commercialista?
Wiseeo ha reso semplice il processo di apertura e gestione della Partita IVA. Se quindi sei un Freelancer Online, e vuoi aprire e gestire la tua Partita IVA, ma non sai da dove partire, puoi affidarti a loro.
Con Wiseeo, nel caso in cui sei un Libero Professionista iscritto alla Gestione Separata INPS, puoi aprire e gestire la tua Partita IVA a soli 297€ all’anno, mentre se sei un Commerciante o Artigiano, quindi una Ditta Individuale, puoi aprire e gestire la tua Partita IVA a soli 497€ all’anno.
Sono un Copywriter Freelance e Consulente SEO. Aiuto le aziende a raggiungere i loro target attraverso testi di qualità, sia sui canali digitali che tradizionali, ma soprattutto sui motori di ricerca.
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