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Partita IVA per liberi professionisti: le novità del 2020 nel regime forfettario

Se anche tu, come me, sei un libero professionista e stai pensando di avviare la tua attività lavorativa, sappi che puoi pagare solo il 5% di tasse. Come? Con il regime forfettario.

Regime agevolato forfettario

Stai per aprire partita IVA? Hai appena deciso ma hai paura delle conseguenze economiche? Bene, ti sbagli. Esiste, infatti, un regime agevolato a disposizione di tutti i liberi professionisti che rispettano determinati canoni di accesso. Vediamo quali.

Nato anni fa sulla scia del vecchio regime dei minimi (che permetteva di pagare solo il 5% di tasse fino ai 35 anni), il regime forfettario è ora il regime fiscale che ti permette lo stesso risparmio economico, e di più.

Nel corso degli ultimi anni ha subito delle novità, soprattutto con la nuova Legge di Bilancio 2020 e con il nuovo Decreto Fiscale. In virtù degli ultimi provvedimenti, il regime forfettario ha mantenuto gli aspetti di convenienza per i liberi professionisti e ha ampliato le possibilità di accesso.

Ma quali sono le caratteristiche e le novità di questo regime fiscale? Continua a leggere per scoprirlo.

Requisiti di accesso al Regime Forfettario

Partiamo da una considerazione: al regime forfettario possono accedere tutte le persone fisiche esercenti un’attività d’impresa, di arte o professione in possesso di requisiti stabiliti, come vedremo avanti.

Non possono accedere alle agevolazioni fiscali di questo regime le società di persone e i soggetti equiparati di cui all’art. 5 del Tuir, come le associazioni professionali.

So che ti stai chiedendo come fare ad accedere e quali sono i requisiti da rispettare per avere solo il 5% di tasse. Lo vediamo subito!

Possono accedere al regime forfettario solo coloro che, tra gli altri, riescono a rispettare alcuni requisiti fondamentali come:

  • Limite di ricavi annui a 65.000 euro secondo il principio di cassa;
  • Limite di spese sostenute per personale dipendente o per lavoro accessorio che non superi i 20.000 euro lordi.

Il superamento della soglia di 65.000 euro determina la fuoriuscita dal regime a decorrere dall’anno successivo indipendentemente dalla misura dello sforamento. Nel corso dell’anno successivo il libero professionista dovrà aderire al regime ordinario.

Per quanto riguarda la spesa per lavoro dipendente, invece, con la nuova Legge di Bilancio è stata riproposta la condizione già vigente fino al 2018 che escludeva dall’accesso al regime forfettario per coloro che avevano sostenuto spese di lavoro dipendente o accessorio ma il limite è stato incrementato fino a 20.000 euro.

Clausole di esclusione dal Regime Forfettario

Abbiamo visto le gioie di coloro che possono accedere al regime forfettario, ma non tutti possono usufruire delle agevolazioni. Dipende, infatti, dal rispetto di alcune caratteristiche precise.

Iniziamo con il dire che non possono accedere:

  • Coloro che hanno percepito, nell’anno precedente, redditi di lavoro dipendente e assimilati eccedenti i 30.000 euro. Questa soglia è irrilevante se l’attività professionale è cessata;
  • Le persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali ai fini dell’imposta sul valore aggiunto o di regimi fiscali forfettari di determinazione del reddito;
  • I soggetti non residenti, ad eccezione di quelli che sono residenti in uno degli Stati membri dell’Unione Europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio Economico Europeo e che producono sul territorio italiano redditi che costituiscono il 75% del reddito complessivamente prodotto;
  • Coloro che partecipano a società di persone o associazioni professionali o imprese familiari.
  • Coloro che controllano, direttamente o indirettamente, società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche dirette o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.

Non possono mantenere il regime forfettario coloro che superano la soglia di reddito annuo di 65.000€. Cosa accade dopo? Si smette di usufruire dell’agevolazione fiscale di cui adesso ti parlerà nel dettaglio, per aderire automaticamente al regime ordinario semplificato che, come forse sai, prevede una tassazione completamente diversa da quella del regime forfettario.

Le tasse nel regime forfettario

Coloro che scelgono di aprire partita IVA come liberi professionisti nel regime forfettario possono usufruire dell’agevolazione fiscale al 5% di imposta sostitutiva di questo regime. Tale tassazione però non è per sempre, vale solo per i primi cinque anni di attività.

Non credere però che dopo il costo aumenti eccessivamente: dopo i primi cinque anni di attività, infatti, l’imposta sostitutiva diventerà solo del 15%, molto più bassa dei regimi ordinari!

Partita Iva per blogger, SEO specialist, copywriter e giornalisti: i vantaggi

Se aspiri a lavorare come libero professionista, la strada che puoi intraprendere è solo una: aprire la Partita Iva. Al di là del fatto che la legge italiana lo prevede espressamente, operando con regolare Partita Iva potrai usufruire di diversi vantaggi, oltre a quelli fiscali di cui ti ho già parlato prima:

  • Farti pubblicità senza alcun problema;
  • Migliorare la tua reputazione;
  • Assicurarti un futuro più sereno

Mi è capitato spesso di imbattermi in siti web che offrono servizi di consulenza SEO, copywriting, ghostwriting, proofreading, trascrizione, a volte addirittura con tanto di tariffario ma sprovvisti di Partita Iva.

Credo che comportamenti del genere siano scorretti e generino una concorrenza sleale rispetto a chi paga le tasse regolarmente e si fa carico di sacrifici importanti pur di continuare a svolgere il proprio lavoro.

Io sono diventato un freelance a gennaio 2019 ed è solo da quel momento che, ad esempio, ho aperto il mio sito web ed iniziato a farmi conoscere attraverso attività promozionali su altri canali. Non sarebbe stato corretto farlo prima.

La Partita Iva, di per sé, può essere considerata garanzia di qualità. Nella mente di un tuo potenziale cliente può scattare, a volte anche inconsciamente, quel meccanismo che porta a ritenere che una persona in possesso di Partita Iva sia un professionista nel suo settore, che abbia dei clienti e che sia in grado di svolgere al meglio il suo lavoro. Se ci rifletti, non è poi un pensiero così assurdo ma del tutto giustificato.

Infine, avere una Partita Iva ti aiuterà a garantirti un futuro più sereno. Abbiamo visto che, soprattutto all’inizio, aderendo al regime forfettario i costi da sostenere sono davvero pochi. Quel che è certo, però, è che operando come libero professionista sarai obbligato al versamento dei contributi.

Considera tutto ciò come un investimento sul tuo futuro che, qualora riuscirai ad ottenere il massimo dalla tua professione freelance, ti permetterà di svolgere una vita dignitosa anche quando avrai smesso di lavorare.

 

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