Le stop word sono quelle che in italiano si definiscono parole funzione. Sin da quando esiste la SEO, ci si è sempre chiesti se fosse necessario ottimizzare un testo anche con queste tipologie di parole, come ad esempio gli articoli, sia determinativi che indeterminativi (in, un, il, la ecc.), le preposizioni semplici e articolate (di, da, in, su, fra ecc.) e, in alcuni casi, le congiunzioni (e, o ecc.) e i pronomi.
Indice
- Cosa sono le stop word
- Cosa c’entrano le stop word con la SEO
- Stop words: un (falso) problema per chi utilizza Yoast SEO su WordPress
- Come comportarsi
- Quando non è il caso di inserire le stop word
- Quando conviene utilizzare le parole funzione
- In conclusione: sì alle stop word nei testi SEO ma senza esagerare
Cosa sono le stop word
Le stop word sono delle parole che svolgono la sola funzione di collegare i vari elementi di una frase. Non sono indispensabili ai fini della definizione del significato di un periodo o di una proposizione. Parliamo, dunque, di un ruolo principalmente sintattico, non semantico.
Cosa c’entrano le stop word con la SEO
La questione è abbastanza semplice. Quando facciamo una ricerca tramite la tastiera del Pc o il touch-screen dello smartphone, abbiamo la propensione a ricorrere ad un linguaggio telegrafico. Ad esempio, se vogliamo informazioni sulla procedura da seguire per ricaricare il conto PayPal, è più facile che scriviamo “Come fare ricarica PayPal“.

Esempio 1: serp senza stop words
In italiano, però, esistono gli articoli indeterminativi. Questo vuol dire che, sotto il profilo sintattico, la frase non sarebbe corretta (bisognerebbe scrivere “Come fare una ricarica PayPal“). Ma cosa cambia sotto il profilo del significato? Assolutamente nulla.
Lo stesso vale anche per i motori di ricerca. Dunque, che tu decida di utilizzare la frase con l’articolo indeterminativo o senza, nella pagina dei risultati ti comparirà un’identica schermata. Provare per credere.

esempio 2: serp con stop words
Google effettua una semplice valutazione computazionale. Dal punto di vista del motore di ricerca, le stop word comportano un dispendio maggiore in termini di tempo e spazio per le attività di elaborazione dei dati effettuate durante la scansione e l’indicizzazione di tutte le pagine web.
Quindi, evitando queste parole “vuote”, Google può risparmiare tempo (scansionando il web più velocemente) e spazio (evitando di sovraccaricare inutilmente i suoi database).
Stop words: un (falso) problema per chi utilizza Yoast SEO su WordPress
Le stop words sono la ragione principale che mi ha portato a non indicare più su WordPress, in fase di realizzazione di un articolo, le parole chiave da ottimizzare. Se utilizzi il plugin SEO By Yoast, tra i migliori strumenti SEO per WordPress, avrai notato che il famoso semaforo verde (quello che dovrebbe simboleggiare l’avvenuta ottimizzazione di un contenuto) rischia di non accendersi se la parola chiave indicata non è presente in maniera identica nei tag principali (tag title, tag description), nelle intestazioni (H1, H2) e nel corpo del testo.
Tornando all’esempio precedente, il plugin non riscontrerebbe la parola chiave nel caso in cui quella frase sia scritta in due modi differenti. In realtà, poco conta perché, come anticipato poc’anzi, ciò che è realmente importante è che Google e l’utente finale siano in grado di intercettare il corretto significato di un gruppo di parole o di una frase.
Come comportarsi
La propensione di chi scrive in ottica SEO potrebbe essere quella di evitare, quando possibile, le stop words. La nostra cara lingua italiana, però, non concorderà su questa scelta. Il mio consiglio, come sempre, è di scrivere nella maniera più naturale possibile, in quanto l’algoritmo di Google è abbastanza intelligente da comprendere la semantica e i sinonimi.
Anche se ad oggi i motori di ricerca non sono in grado di comprendere tutto sotto l’aspetto semantico, negli ultimi anni i miglioramenti sono stati veramente tanti.
Quindi, invece di rimuovere ogni singola parola funzione, è meglio mantenere un sano equilibrio tra leggibilità e ottimizzazione SEO di un testo.
Fai questa riflessione: cliccheresti su un risultato di ricerca contenente pezzi non coerenti di elementi della lingua italiana, messi insieme da qualcuno solo per rimuovere le stop word? Probabilmente no!
Quando non è il caso di inserire le stop word
Sicuramente. nel tag title di una pagina. I titoli SEO delle pagine dovrebbero essere brevi e concisi perché i motori di ricerca non leggono più di 55-60 caratteri, spazi inclusi.
Anche la URL è un fattore di ranking da non sottovalutare. Eppure, spesso, molti non vi prestano attenzione, finendo per generare indirizzi web lunghissimi e pesanti. Non bisogna dimenticare che non è possibile visualizzare dalla pagina dei risultati del motore di ricerca un URL con più 70 caratteri. Pertanto, è buona norma rimuovere le stop words in ottica SEO per abbreviare l’URL. Ovviamente, è necessario fare attenzione a modificare l’URL salvaguardando la facilità di lettura e di comprensione da parte dell’utente.
Quando conviene utilizzare le parole funzione
Una buona abitudine è di sfruttare le stop words nelle intestazioni (gli H1 ad esempio). È vero che non forniscono significato ai motori di ricerca, ma agli utenti Sì. Del resto, scriviamo per le persone, non per dei robot.
A volte la presenza delle stop word può mutare il significato di una frase. Quando ciò avviene, generalmente il motore di ricerca se ne accorge, mostrando una SERP differente.
Se, ad esempio, cerchi su Google “spietato“, il motore di ricerca ti restituirà un elenco di risultati focalizzati sul significato di questo aggettivo. Poiché l’intento di ricerca non è definito al massimo, Google ti propone un’alternativa sul lato destro dello schermo, con un riferimento ad un film italiano dal titolo “Lo spietato“. Anche nella SERP, in fondo alla pagina, come ultimo risultato della prima pagina, troverai il riferimento al film.
Qualora invece tu decida di scrivere sul motore “Lo spietato“, in quel caso per Google non ci sono tanti dubbi. Non sei interessato a conoscere il significato del termine “spietato“, piuttosto a saperne di più sul film.
In conclusione: sì alle stop word nei testi SEO ma senza esagerare
Qualsiasi buon motore di ricerca ha lo scopo di migliorare l’esperienza degli utenti. Filtrare le stop word potrebbe, in molti casi, rovinarla.
Le stop words sono necessarie in quanto grammaticalmente corrette. In certe circostanze, inoltre, aggiungono ulteriore significato alle frasi.
I motori di ricerca stanno diventando sempre più intelligenti, scoraggiando l’idea che le parole funzione siano completamente negative. La realtà è che evitarle completamente risulterebbe non solo innaturale ma anche dannoso per le pagine e gli utenti.
In conclusione, possiamo dire che le stop word non danneggiano la SEO, ma il loro uso spropositato (specie nelle URL e nei tag title) è pericoloso. Valuta sempre caso per caso quando è possibile lasciare le stop words o quando è più opportuno rimuoverle.

Sono un Copywriter Freelance e Consulente SEO. Aiuto le aziende a raggiungere i loro target attraverso testi di qualità, sia sui canali digitali che tradizionali, ma soprattutto sui motori di ricerca.
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