Il meta tag title è un tag HTML molto utile per la SEO. Permette, infatti, di specificare il titolo di una pagina web. Attenzione. Quando si parla di meta tag title ci riferiamo a quella parte di contenuto visualizzabile nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca. Il titolo è cliccabile e svolge una funzione molto importante in chiave SEO. La sua funzione, un po’ come qualunque tipologie di titolo, è di racchiudere in poche parole e caratteri il contenuto della pagina.
Indice
- Quanto deve essere lungo il title tag
- Perché il meta tag title è importante per la SEO
- Come scrivere un buon title SEO
- La regola è: non esagerare
- Evita di fare keyword stuffing
- Un tag title diverso per ogni pagina
- Le parole più importanti all’inizio
- Modifiche di Google al meta tag title
- Perché Google cambia il titolo di una pagina?
- Come testare l’efficacia del meta tag title
- Come vedere il tag title lato codice HTML e come scriverlo manualmente
Quanto deve essere lungo il title tag
Affinché possa essere visualizzato correttamente sulla SERP, il title non dovrebbe superare i 60 caratteri. Un limite preciso di caratteri da rispettare non esiste. In ogni caso, si consiglia di non oltrepassare la soglia sopra indicata.
C’è chi nel tag title preferisce inserire anche un separatore per poi aggiungere il nome del sito. Non è una scelta da condannare. Se il meta tag title non è molto lungo, si potrebbe riuscire a visualizzare sia il titolo che il nome del sito con il separatore. In caso contrario, una parte del contenuto potrebbe non essere visibile.
Perché il meta tag title è importante per la SEO
Perché aiuta i motori di ricerca a comprendere qual è l’argomento principale affrontato nella pagina. I tag title vengono utilizzati, oltre che sulle pagine dei risultati del motore di ricerca, anche nella parte superiore del browser web.
Un title unico, facilmente riconoscibile e comprensivo delle giuste parole chiave può giocare un ruolo decisivo anche nella scelta dell’utente di fare click su quel link e approdare sulla pagina web.
Anche i social network possono mostrare i meta tag title quando viene condiviso un link esterno. Certo, va specificato che alcuni social network hanno integrato la possibilità di aggiungere titoli specifici ed eventualmente anche diversi rispetto al tag title della pagina web. Si tratta di una funzione molto utile perché permette di adattare il titolo ad ogni social network e agli obiettivi di ogni singolo post.
Come scrivere un buon title SEO
Questo è un punto su cui insisto molto e che ho affrontato anche in altri articoli. Ogni contenuto presente sul web deve essere scritto in maniera efficace prima di tutto per gli utenti e poi per i motori di ricerca.
La regola è: non esagerare
Per scrivere un buon title è importante non eccedere con il numero di parole e di caratteri. Al di là del fatto che i motori di ricerca potrebbero interrompere la visualizzazione del titolo aggiungendo dei puntini di sospensione, un titolo eccessivamente lungo viene meno alla sua funzione cardine: attirare l’utente anticipando il contenuto che troverà nella pagina.
Bisogna fare attenzione anche alla tipologia di carattere utilizzato. Quelli maiuscoli occupano più spazio rispetto ai caratteri minuscoli e il loro utilizzo è da limitare il più possibile.
La scelta della lunghezza del titolo va sempre ponderata mettendosi nei panni dell’utente e tentando di intuire le parole che egli potrebbe utilizzare quando effettuerà una specifica ricerca. Vi sono casi in cui anche un titolo lungo potrebbe ben funzionare.
Evita di fare keyword stuffing
Consiglio, comunque, di evitare l’abuso di parole chiave nel meta tag title perché rischieresti di far vivere al tuo utente un’esperienza negativa. Mi viene da pensare che se fai keyword stuffing già nel titolo è probabile che tu possa fare lo stesso in tutte le pagine del sito. Alla lunga questo comportamento non sarà ben visto dai motori di ricerca e il tuo sito potrebbe essere passibile di penalizzazioni in SERP.
Un tag title diverso per ogni pagina
Ci sono siti con migliaia di pagine dove il confine tra una pagina e l’altra è davvero sottile. Può essere questo il caso degli e-commerce. Ogni pagina deve avere uno specifico tag title. Se hai creato una pagina è perché evidentemente avevi l’esigenza di farlo, di conseguenza non dovresti avere molti problemi ad individuare un title tag specifico.
Le parole più importanti all’inizio
Se vendi un prodotto, le prime parole del tag title dovrebbero coincidere con il nome del prodotto stesso. Se si tratta dell’articolo di un blog è meglio scrivere il titolo all’inizio e poi eventualmente aggiungere il nome del sito. Chiaramente, ci sono pagine in cui può avere assolutamente un senso dare priorità al marchio. Mi viene in mente la home page. In casi del genere puoi anche aggiungere il brand nella parte iniziale, per assicurarti che venga visualizzato nella pagina dei risultati del motore di ricerca.
Sono due le ragioni per cui ti consiglio di seguire questa strada: la prima è che la soglia d’attenzione dell’utente è bassa e non puoi permetterti di distrarlo con informazioni che in questa case sono fuorvianti o poco utili. La seconda è che il tag title potrebbe essere tagliato da Google. Di conseguenza, se non posizioni in prima battuta il contenuto più importante della pagina rischi di non ricevere click anche nel caso in cui quella pagina dovesse riuscire a posizionarsi bene in SERP.
Modifiche di Google al meta tag title
Per correttezza, è importante specificare che l’ultima parola spetta sempre al motore di ricerca. Non di rado, infatti, Google mostra un tag title differente rispetto a quello impostato dall’utente, aggiungendo elementi differenti, anche visivi, che finiscono per ridurre il numero di caratteri visibili nella SERP.
Perché Google cambia il titolo di una pagina?
Viene naturale porsi una domanda del genere. In verità, questa situazione potrebbe verificarsi per diverse ragioni. La prima è che il titolo è pieno di parole chiave e Google ritiene più opportuno riscriverlo per fornire un’esperienza ed un risultati migliore all’utente. Un’altra motivazione potrebbe essere legata alla mancata corrispondenza tra il tag title e la query di ricerca.
Altro aspetto da tenere in considerazione è l’aggiunta di ulteriori meta tag title per i social network. Può capitare che Google li ritenga più adeguati rispetto a quello che tu hai scelto per la pagina web e che, dunque, proceda a sostituirlo.
Come testare l’efficacia del meta tag title
Puoi testare l’efficacia dei tuoi tag title una volta che Google ha indicizzato la tua pagina web. Se il titolo che hai scritto è lo stesso utilizzato da Google è già un buon segno. Certo, la quantità di click dipenderà anche da altri fattori, tra cui i volumi di ricerche delle keywords, il posizionamento in SERP, il livello di notorietà del brand, eventuali esperienze precedenti con il sito etc.
In via preventiva, ossia prima che la pagina sia stata pubblicata, se utilizzi WordPress puoi farti un’idea di come potrebbe essere visualizzato il tuo tag title attraverso il plugin Yoast. Se la linea sottostante allo spazio dedicato alla scrittura del titolo SEO si colora di verde vuol dire che dovresti riuscire a vedere interamente il tuo titolo in SERP. Se il colore è rosso qualche pezzo del tuo title potrebbe andare perso.
Ovviamente, ciò che mostra il plugin non è certo al 100%. Personalmente, uso Yoast solo per i meta tag e devo dire che nella stragrande maggioranza dei casi il titolo visualizzato corrisponde alle indicazioni fornite dal plugin.
Come vedere il tag title lato codice HTML e come scriverlo manualmente
Per scrivere manualmente il tag title, la porzione di codice di riferimento è la seguente:
<head> <title>Titolo pagina</title> </head>
Se vuoi visualizzare il tag title in una pagina web già pubblicata puoi cliccare, con il browser Chrome, in qualunque punto della pagina con il tasto destro e andare su “visualizza sorgente pagina“. Nelle prime righe della pagina, dopo l’apertura del tag head, dovresti riuscire a vedere il meta tag title.
Sono un Copywriter Freelance e Consulente SEO. Aiuto le aziende a raggiungere i loro target attraverso testi di qualità, sia sui canali digitali che tradizionali, ma soprattutto sui motori di ricerca.
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