Dopo aver letto il titolo di questo articolo, è probabile che tu ti stia chiedendo: “esistono ancora i biglietti da visita?”. La risposta è sì, esistono ancora e, se ben utilizzati, possono tornare utili all’interno di una strategia di marketing o di personal branding.
Il biglietto da visita può essere sfruttato sia per la comunicazione su Internet ma soprattutto per quella offline, nelle relazioni faccia a faccia. Conoscere quali elementi è necessario aggiungere e quali è possibile escludere aiuta a creare biglietti da visita accattivanti ed interessanti.
Esso serve a stabilire un canale di contatto con persone che hai incontrato da poco e, solitamente, per la prima volta. Incoraggia coloro che sono interessati ai tuoi prodotti/servizi a ricontattarti o a visitare il tuo sito web per ottenere maggiori informazioni.
Indice
Cosa scrivere su un biglietto da visita
Spesso, durante la progettazione e la successiva realizzazione del bigliettino da visita, ci si concentra troppo sugli elementi grafici, lasciando poco spazio o comunque scarsa importanza alla parte testuale. In realtà, un buon biglietto da visita può definirsi tale quando riesce a raggiungere coerenza, vale a dire il giusto compromesso tra grafica, testo e spazi.
Andiamo a vedere quali sono gli elementi più importanti di un biglietto da visita e in che modo scrivere i contenuti delle componenti prettamente legate al testo.
Logo
Beh, un biglietto da visita non può essere sprovvisto del logo. Esso rappresenta visivamente ciò che l’azienda è e/o fa (la sua mission, per dirla in breve). Il marchio conferisce all’azienda o ad un professionista:
- Professionalità;
- Credibilità;
- Affidabilità
Ovviamente, ciò a patto che il logo sia in grado di rispecchiare il business e l’identità dell’azienda. Ricordiamo che possiamo avere diverse tipologie di loghi.
Il logo denominativo è una rappresentazione scritta del marchio. Diverse aziende, anche importanti, utilizzano loghi denominativi. Google è, forse, l’esempio migliore in tal senso.
Il monogramma è una tipologia di logo che ben si confà a quelle aziende che hanno nomi molto lunghi o, comunque, composti da almeno tre parole. Infatti, il monogramma prevede l’organizzazione creativa delle lettere iniziali del brand. IBM è un’azienda che utilizza il monogramma.
Infine, abbiamo i simboli che consistono in una rappresentazione, per così dire, pittorica dell’attività. Il simbolo può essere legato al mercato di riferimento o al nome stesso del brand. Può essere utilizzato sia da solo che insieme al nome. Pensiamo ad Apple che, con il simbolo della mela morsicata, ha saputo creato un logo fortemente identificativo e facilmente riconoscibile.
Sul biglietto da visita, è importante utilizzare immagini di alta qualità per il logo. Esso dovrebbe essere scalabili ed adattarsi potenzialmente bene al bianco e nero. Il logo deve avere il giusto spazio. Di conseguenza, è bene non aggiungere troppo testo nelle sue vicinanze.
Nome dell’azienda
Il bigliettino da visita aiuta ad identificare un’azienda. Dunque, è fondamentale indicarne all’interno il nome che deve essere subito riconoscibile. Del resto, il nome è l’elemento che le persone hanno più probabilità di ricordare.
Tagline
La tagline serve a riassumere in pochissime parole ciò che offri. Aiuta a identificare la mission, la cultura e lo scopo per cui l’azienda esiste. Per alcune aziende, la tagline è così importante a tal punto da facilitare il riconoscimento del brand e influenzare positivamente il posizionamento sul mercato.
Si tratta, infatti, di un messaggio molto potente, in grado di comunicare attraverso poche e semplici parole la personalità del brand e i vantaggi complessivi che esso garantisce.
Nome del dipendente/consulente
Se ti presenti ad una persona e vuoi lasciargli il biglietto da visita, non basta ovviamente inserire il logo ed il nome dell’azienda. È necessario indicare anche il tuo di nome. Così facendo, infatti, si creerà una connessione diretta, meglio ancora personale, con la tua attività.
Area di specializzazione
Qual è il lavoro che svolgi per l’azienda? Sei un agente immobiliare? Un Copywriter? Un consulente legale? Qualunque sia la tua area di specializzazione, non dimenticare mai di inserirla all’interno del bigliettino da visita.
Devi sapere che non tutti sono bravi con i nomi. Potrebbe volerci del tempo fino a quando le persone non cominciano a familiarizzare con il tuo nome. Potrebbe essere, invece, più facile ricordare la tipologia di professione che svolgi.
Sito web
Se il tuo biglietto da visita è legato al tipo di lavoro che svolgi in qualità di dipendente di una specifica azienda, allora è necessario indicare il sito web dell’azienda stessa. Al contrario, nel caso in cui tu sia un libero professionista e stia utilizzando i bigliettini da visita per far conoscere la tua attività, allora ha senso aggiungere i riferimenti del sito web personale.
Attenzione. Non c’è bisogno di scrivere per intero l’indirizzo del sito web. Per ragioni di spazio, ti conviene riportare l’indirizzo in questo modo: www.nomesito.it.
Contatti
Non avrebbe alcun senso creare biglietti da visita senza fornire all’utente indicazioni per entrare in contatto con te. Sta a te scegliere la tipologia di contatto preferita. In base anche alla tipologia di professione o ad esigenze aziendali, potresti optare per l’inserimento del tuo numero di telefono o di una mail.
A mio giudizio, il mezzo di comunicazione più appropriato e professionale per le comunicazioni a livello aziendale rimane la mail. Tutti i dipendenti di un’azienda dovrebbero avere una e-mail brandizzata (ad esempio, nome.cognome@nomeazienda.it).
Ci possono essere, però, delle eccezioni. Pensiamo, ad esempio, a tutte quelle figure aziendali che operano nel campo commerciale e che, dunque, sono abituati a trascorrere molto tempo al di fuori dell’ufficio. In situazioni del genere, potrebbe essere appropriato puntare maggiormente sul numero di telefono.
Molti aggiungono anche le icone social. Giusto o sbagliato? A mio giudizio, per un biglietto da visita cartaceo è superfluo inserire le icone social. Se gli utenti non possono farvi click, ha poco senso indicarle. Potrebbe essere una scelta sensata nel caso in cui tu abbia la possibilità di aggiungere il QR code. In questo modo, inquadrando con lo smartphone il codice a barre, le persone arriverebbero direttamente sulla tua pagina social. A te la scelta.
Biglietto da visita: assicurati che funzioni prima di andare in stampa
Per assicurarti che il tuo biglietto da visita comunichi chiaramente tutto ciò che desideri, prima di andare in stampa e spendere dei soldi ti consiglio di sottoporla all’attenzione di una o più persone.
Potresti porre loro queste domande:
- Qual è la prima cosa che vedi?
- È chiaro quali prodotti/servizi offro?
- In che modo mi contatteresti?
- Il testo si legge facilmente?
Dalle risposte che riceverai potrai avere diversi punti di vista e, magari, comprendere se c’è qualcosa da correggere o se puoi procedere alla stampa. Non dimenticare mai di rivedere ed eventualmente apportare correzioni ai testi, nel caso in cui vengano riscontrati errori o inesattezze.
E tu? In che modo hai pensato di realizzare il tuo biglietto da visita? Se ti va, commenta l’articolo.
Sono un Copywriter Freelance e Consulente SEO. Aiuto le aziende a raggiungere i loro target attraverso testi di qualità, sia sui canali digitali che tradizionali, ma soprattutto sui motori di ricerca.
Interazioni del lettore