Se gestisci un’attività legata all’ambito turistico ed hai un sito web dovresti prendere in considerazione l’idea di pianificare una strategia SEO per il turismo. Le imprese del settore turistico ben posizionate sui motori di ricerca hanno molte più chance di ottenere visibilità e, di conseguenza, un aumento delle entrate.
Se possiedi un appartamento a Zante, credo sia nel tuo interesse posizionarti bene per parole chiave del tipo “appartamento Zante”, “alloggio Zante” e così via.
Indice
- Quanto è importante la SEO in ambito turistico
- La ricerca consapevole su Google e quella latente sui social network
- Un investimento considerevole
- La SEO non riguarda (più) soltanto il sito web
- Alcuni suggerimenti SEO per il turismo
- Analisi della concorrenza e keyword research
- Contenuti accessibili e di qualità
- Mobile user experience e velocità di caricamento
- Local SEO
- Ottimizzazione delle immagini
- La SEO per il turismo
Quanto è importante la SEO in ambito turistico
L’importanza della SEO in chiave turistica nasce, come sempre, da un’analisi del comportamento del consumatore. Quando si incomincia a pianificare un viaggio sempre più persone utilizzano i motori di ricerca, informandosi su destinazioni, attrazioni, escursioni, alloggi, cibo, mezzi di trasporto.
Essere assenti dalla prima pagina di Google comporta, in molti casi, l’impossibilità di essere raggiunti dagli utenti. Per la serie: “Esisti solo se posso vederti su Google”.
Chiaramente, la competizione nel settore turistico è molto elevata e raggiungere un buon posizionamento non è affatto semplice. Vale, però, la pena provarci, a patto di avere una buona strategia. Ti spiego anche il perché.
La ricerca consapevole su Google e quella latente sui social network
Quando un turista cerca qualcosa su Google è perché è interessato ad ottenere informazioni su un prodotto o un servizio per poi eventualmente decidere di acquistarlo. In questo caso, l’utente attivamente si mette alla ricerca dell’informazione a cui è interessato.
Al contrario, un annuncio che compare scorrendo la home page di Facebook ha un impatto differente, seppur potenzialmente in grado di generare un’azione o addirittura una conversione. Generalmente, si accede a Facebook per chattare, postare qualcosa e, solo marginalmente, per cercare informazioni.
Un investimento considerevole
Fare SEO è, per certi versi, gratuito. Non hai alcuna piattaforma pubblicitaria da pagare. Magari, potresti avere l’esigenza di affidare la tua strategia a dei professionisti esperti nel posizionamento di siti web sui motori di ricerca.
Per giunta, devi considerare che raggiungere le prime posizioni per parole chiave molto competitive può richiedere molto tempo, specie se fino ad ora hai fatto poco o nulla lato SEO o, peggio ancora, se il tuo sito web è stato messo online di recente.
Questo implica, in una visione più ampia di un percorso di crescita aziendale, la necessità di considerare la SEO come un investimento molto importante e non trascurabile all’interno del budget attribuito alle attività di marketing.
La SEO non riguarda (più) soltanto il sito web
Fare SEO significa intervenire su una miriade di aspetti legati non soltanto al sito web ma, in generale, al brand aziendale, alla sua riconoscibilità, posizionamento e all’esperienza generale che offre. L’obiettivo finale deve essere concreto e misurabile: la visibilità non deve essere il fine ma il mezzo per ottenere risultati di business che, nel turismo, cambiano a seconda del mercato specifico in cui opera l’azienda (tour operators, hotel, bed & breakfast e così via).
Alcuni suggerimenti SEO per il turismo
Sebbene una strategia di posizionamento sui motori di ricerca sia complessa e profonda, ecco alcuni aspetti di cui dovrai sicuramente tenere conto e sui quali dovrai lavorare per portare il tuo sito web sulla buona strada.
Analisi della concorrenza e keyword research
Uno dei primi step per ottimizzare la presenza di un sito web sulla ricerca organica è l’analisi della concorrenza, abbinata ad un’approfondita keyword research. Ad esempio, se gestisci un ristorante a Spalato, puoi cominciare cercando i siti web che meglio si posizionano su Google per parole chiave come “hotel a Spalato”, “ristoranti Spalato” e via discorrendo.
Dai un’occhiata alle pagine con cui si posizionano e cerca di capire quali fattori sono stati apprezzati dai motori di ricerca, rendendo il sito meritevole di una buona posizione in SERP (Search Engine Result Page: è la pagina dei risultati del motore di ricerca).
Oggi, le imprese del settore turistico devono fare i conti con lo strapotere dei portali di comparazione i quali si sono accaparrati un’enorme quantità di traffico organico (Booking, ad esempio). Di conseguenza, essere visibile sui motori di ricerca per keywords molto competitive diventa difficile.
Molti marchi lavorano per far sì che il proprio brand sia primo innanzitutto su questi portali i quali funzionano ormai con logiche del tutto simili a Google, sebbene limitate ad una specifica nicchia di mercato.
Questo non significa che sia diventato impossibile per i siti web del settore turistico ottenere spazio e visibilità sui motori di ricerca. Si tratta semplicemente di analizzare approfonditamente il mercato, attuando una buona keyword research e puntando su quelle parole chiave in grado di canalizzare verso il sito traffico di qualità, suscettibile di generare conversioni.
Contenuti accessibili e di qualità
Quando gli utenti effettuano ricerche con l’intenzione di giungere ad una prenotazione, potrebbero prendere in considerazione diversi siti (da uno a cinque siti circa). Se il tuo sito avrà il privilegio di essere quantomeno preso in considerazione dall’utente, allora non puoi fallire nello step successivo, ossia garantire una user experience ottimale.
Puoi raggiungere questo risultato attraverso i contenuti. Impegnati nel fornire ai visitatori del tuo sito web quelle informazioni a cui essi sono maggiormente interessati e stabilisci il tuo obiettivo, ossia l’azione che vuoi essi facciano.
Se sei un hotel, rendi amichevole e funzionale il modulo di prenotazione e chiedi solo le informazioni di cui hai davvero bisogno. Nessuno ha voglia di compilare moduli per mezz’ora!
Leggi anche: come diventare travel blogger.
Mobile user experience e velocità di caricamento
Il discorso della user experience a cui ho accennato poc’anzi assume un peso ancora maggiore se consideriamo che, oggi, gran parte delle ricerche e anche delle prenotazioni in ambito turistico vengono effettuate da mobile.
Pagine web non ottimizzate per dispositivi mobile può comportare l’uscita di scena di un sito web dalle posizioni di vertice dei motori di ricerca, e non solo. Dunque, dovrai lavorare bene nella progettazione ed ottimizzazione sia lato Desktop ma soprattutto lato Mobile, facendo molta attenzione ai tempi di caricamento delle pagine del tuo sito.
Questo è un fattore che incide fortemente sui tassi di abbandono delle pagine web. Kissmetrics ha stabilito che un ritardo anche di un solo secondo nei tempi di risposta di una pagina può portare ad un calo di conversioni del 7%.
Local SEO
Nel turismo il fattore local gioca un ruolo decisivo. La tua attività dovrebbe, dunque, essere visibile sulle mappe. A tale scopo, dovresti creare una scheda Google My Business ed ottimizzarla, in modo tale che la visibilità sui motori di ricerca possa migliorare.
Google My Business è uno strumento che, se ben utilizzato, ti permette di fornire agli utenti le informazioni più importanti cui essi sono interessati direttamente nella SERP. Tutto ciò è molto prezioso in ambito turistico.
Immagina che un turista sia in giro nel quartiere Garbatella a Roma e che sia interessato ad individuare un ristorante in cui pranzare. Probabilmente, l’utente prenderà il proprio smartphone, si dirigerà su Google e comincerà a scrivere qualcosa del tipo “ristoranti Garbatella”, “ristoranti zona Garbatella” e così via.
Se l’utente si imbatterà nella tua attività lungo durante questo percorso di ricerca avrai molte più chance che il ristorante da lui scelto sia proprio il tuo.
Ottimizzazione delle immagini
Altro fattore spesso sottovalutato ma di grande impatto è l’ottimizzazione delle immagini. La pianificazione di un viaggio porta gli utenti a cercare immagini per esplorare meglio le località che desiderano visitare. Ottimizzando le immagini anche lato SEO migliorerai la user experience e potrai ambire ad essere visibile anche a coloro che utilizzano l’apposito motore di ricerca.
Poiché il loro funzionamento è basato su algoritmi, i motori di ricerca trovano difficoltà a comprendere quale sia il contenuto di un’immagine. Di conseguenza, dovrai essere tu ad aiutarlo in questo compito, intervenendo sull’ottimizzazione dell’attributo alt e nominando in maniera corretta il file immagine.
Quando si lavora con le immagini, però, bisogna fare molta attenzione ai formati. Immagini di dimensioni eccessive possono rallentare il sito web e sortire l’effetto contrario a quello sperato, allontanando gli utenti dalle pagine e scoraggiando i motori di ricerca a premiarle. Oggi, esistono diversi tool, anche gratuiti, che permettono di comprimere le dimensioni delle immagini. La perdita di qualità è minima e spesso non identificabile dall’occhio umano.
La SEO per il turismo
Se eseguita correttamente e accuratamente, fare SEO nel settore del turismo permette sempre di ottenere dei risultati. Certo, non puoi aspettarti di raggiungere in poco tempo gli obiettivi che ti sei prefissato. Dovrai avere pazienza, sia nel caso in cui la strategia sia stata attuata da te, sia se hai scelto di affidarti a dei professionisti.
Leggi anche: strategie di local marketing.
Sono un Copywriter Freelance e Consulente SEO. Aiuto le aziende a raggiungere i loro target attraverso testi di qualità, sia sui canali digitali che tradizionali, ma soprattutto sui motori di ricerca.
Interazioni del lettore