Se ami scrivere ed hai una buona esperienza in ambito giornalistico ma vuoi preservare la tua indipendenza potresti diventare un giornalista freelance. Lavorare come freelance giornalista significa gestire a proprio piacimento i ritmi lavorativi, scrivendo articoli commissionati da altri giornali oppure lavorando come addetto stampa.
Non pensare, però, che sia tutto così semplice. Il mondo del giornalismo, soprattutto dopo l’avvento del web, vive una fase di profondo rinnovamento. Farsi strada in questo mondo, soprattutto per chi è alle prime armi, potrebbe essere difficile. Ecco perché conviene prima fare esperienza con una o più testate e, poi, eventualmente provare l’avventura da giornalista indipendente.
Indice
L’iscrizione all’Albo
Non puoi lavorare come freelance giornalista senza essere regolarmente iscritto all’Albo dei Giornalisti. Anche io sono iscritto all’Albo. Nel 2015 ho ottenuto l’iscrizione all’ordine dei giornalisti della regione Campania come giornalista pubblicista. Infatti, devi sapere che in Italia puoi svolgere questo mestiere come giornalista pubblicista o come giornalista professionista.
Requisiti per diventare giornalista pubblicista
Per diventare giornalista pubblicista bisogna dimostrare di aver svolto l’attività giornalistica per due anni, in modo continuativo e non occasionale, presso una testata giornalistica regolarmente registrata. Durante i due anni di praticantato, inoltre, l’aspirante pubblicista dovrà essere regolarmente retribuito. Il pubblicista ha la possibilità di esercitare anche altre professioni oltre a quella di giornalista.
Requisiti per diventare giornalista professionista
Più complessa ed articolata è la strada per diventare giornalista professionista. La caratteristica principale del giornalista professionista è il fatto che egli svolge la professione in modo non solo continuativo ma anche esclusivo. Dunque, chi si iscrive all’elenco dei giornalisti professionisti può svolgere solo tale professione.
Prima di ottenere l’iscrizione all’Albo dei professionisti è necessario:
- Esercitare la pratica giornalistica per almeno 18 mesi o frequentare per due anni una scuola di giornalismo riconosciuta dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti;
- Essere iscritti all’Albo dei praticanti;
- Superare una prova di idoneità professionale
Giornalista freelance
Dopo aver ottenuto l’iscrizione ad uno dei due albi, hai deciso che è il momento di cominciare a lavorare come giornalista freelance o indipendente. Se vuoi lavorare come freelance giornalista devi aprire una Partita Iva con codice Ateco 90.03.01. Questo codice, infatti, identifica l’attività dei giornalisti indipendenti.
Infatti, ogni volta che si procede all’apertura di una Partita Iva è necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate un codice che serve ad identificare la tipologia di attività che il soggetto svolgerà. E’ uno step fondamentale ai fini della giusta classificazione dell’attività e del professionista per finalità fiscali e contributive.
L’iscrizione all’Inpgi
In Italia, l’ente incaricato della gestione delle posizioni previdenziali dei giornalisti freelance è l’INPGI (Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani). In sintesi, questo significa che un freelance giornalista non verserà la propria quota di contributi all’INPS bensì all’INPGI.
Ovviamente, questo discorso vale per quei giornalisti che svolgono esclusivamente attività giornalistica in maniera indipendente.
Per coloro che, invece, accumulano reddito anche con altri lavori differenti da quello di giornalista, è necessario versare i contributi, limitatamente alla specifica tipologia di attività, anche all’INPS.
Farsi strada nel mondo dei reporter freelance
Ottenere lavori, notorietà e, perché no, anche buoni guadagni lavorando come reporter freelance è una sfida tutt’altro che agevole. Quello del giornalismo è un mondo in cui è importante costruire una solida rete di relazioni con editori e anche con altri giornalisti, così da avere maggiori chance di venire a conoscenza di nuove opportunità.
Le community online
Una buona idea potrebbe essere quella di unirsi ad una o più community online dedicate al mondo dei freelance e, possibilmente, del giornalismo indipendente.
È probabile che esistano delle community anche sui social network, in particolare Facebook e LinkedIn.
Entrare a far parte di questi gruppi ti permette di entrare in contatto con altri cronisti freelance e condividere con loro esperienze e punti di vista su questa professione. Inoltre, può capitare che tali gruppi siano utilizzati per la pubblicazione di annunci di persone alla che cercano un giornalista freelance a cui affidare singoli progetti o anche progetti di più ampio respiro.
Giornali e riviste specializzate
Se vuoi diventare un freelance giornalista probabilmente è perché, oltre ad avere ottime capacità di scrittura, sei appassionato di alcuni argomenti. Ecco. Sfrutta la tua passione e le tue competenze su una o più materie per metterti alla ricerca e proporti a quei giornali o riviste specializzate proprio su quegli argomenti.
Sappi che questa, purtroppo, non è una strada facile. Quotidiani, mensili e riviste ricevono ogni giorno anche centinaia di email. Per fare colpo ti consiglio di scrivere una buona mail di presentazione e di allegare direttamente un articolo. In questo modo, la redazione avrà sin da subito l’opportunità di conoscerti e di valutare se è il caso di concederti un’opportunità.
Devi fare in modo da sfruttare al massimo questa chance. Ciò vuol dire che devi scrivere un articolo perfetto dal punto di vista ortografico e grammaticale ma non solo. Fai molta attenzione anche all’argomento che affronti.
Se scrivi di qualcosa che è già stato trattato da quel giornale allora rischi seriamente di non essere preso in considerazione. Se proprio vuoi affrontare un tema già presente, assicurati di farlo partendo da un punto di vista differente.
Ovviamente, qualora dovessero arrivare dei rifiuti, non abbatterti. Fa parte del gioco. Proponiti ad altri editori i quali, magari, apprezzeranno di più il tuo lavoro. Come si suol dire, non si può piacere a tutti. E anche queste sono occasioni da sfruttare per crescere, professionalmente ma non solo.
Non disdegnare i portali dedicati agli annunci di lavoro. Ce ne sono davvero tantissimi sui quali le aziende pubblicano quotidianamente annunci anche per posizioni di giornalista freelance. Ti consiglio di visitare Jobsora.
Ti basterà scrivere una o più parole chiave legate al lavoro a cui sei interessato ed, eventualmente, una città o regione. Puoi, inoltre, personalizzare la ricerca applicando, dalla barra laterale sinistra, diversi filtri.
Il sito web personale
Questo è un consiglio che, in genere, offro a tutti coloro che lavorano come freelance nell’ambito della scrittura, dai professionisti del content marketing, ai ghostwriters, dai copywriters SEO ai correttori di bozze e i trascrittori.
Aprire un sito web personale è un ottimo modo per farsi conoscere. Questo spazio può essere sfruttato per mostrare al pubblico il proprio profilo e il portfolio dei lavori svolti.
Oggi, creare un sito web non è molto complicato e lo si può fare anche senza avere spiccate competenze nell’ambito della programmazione in ambiente web.
L’importante è avere un sito web ottimizzato SEO, in maniera tale che possa essere visibile sui motori di ricerca a tutti coloro che inseriscono query legate al mondo dei giornalisti freelance.
Conclusioni
Conquistare uno spazio oggi nel mondo del giornalismo non è agevole. Ho cercato, in virtù anche della mia esperienza personale, di darti alcuni consigli su come diventare giornalista freelance che spero possano tornarti utili.
Sono, da sempre, convinto che, anche in un momento difficile come quello che sta attraversando il giornalismo italiano, chi ha talento riesca, in qualche modo, a trovare la propria strada. L’importante è crederci e provarci sempre.

Sono un Copywriter Freelance e Consulente SEO. Aiuto le aziende a raggiungere i loro target attraverso testi di qualità, sia sui canali digitali che tradizionali, ma soprattutto sui motori di ricerca.
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