Oggi, si sente spesso parlare di marketing esperienziale e delle leve che le aziende possono attivare per far sì che le interazioni con i consumatori non solo siano tante ma conducano ad importanti risultati di business.
L’articolo odierno è incentrato proprio sulla brand experience. Andremo a vedere come si definisce, in che modo le aziende possono trarne vantaggio ed alcuni esempi utili di imprese che sono riuscite a basare il loro vantaggio competitivo sul mercato anche su un’efficace strategia di brand experience.
Indice
- Definizione di brand experience
- Come misurarla
- Coinvolgimento sui social media
- Campioni gratuiti di prodotti
- Acquisizione dei dati dei consumatori
- Coinvolgimento del consumatore in tempo reale
- Comunicati stampa e newsletter
- I testimonial
- Il servizio cliente
- Ottimizzazione dei canali aziendali
- Esempi di una buona strategia di brand experience
- La pubblicità non basta più
Definizione di brand experience
“La brand experience è una tipologia di marketing esperienziale che incorpora un insieme di condizioni create da un marchio per influenzare positivamente la sensazione che un individuo ha di uno specifico prodotto o del brand stesso”.
Essa consiste nel creare una user experience ad alto impatto emotivo, addirittura indimenticabile per i consumatori. Attraverso le connessioni e le interazioni con il proprio pubblico di riferimento, una buona strategia di brand experience permette di trasformare la brand awareness in brand loyalty.
Come misurarla
Se consideriamo che sempre più aziende riconoscono l’importanza di inserire il marketing esperienziale all’interno del piano marketing, quantificare il successo di una strategia di brand experience è fondamentale per giustificare gli investimenti effettuati.
Ecco alcuni metodi per misurare la brand experience.
Coinvolgimento sui social media
I contenuti condivisi dagli utenti tramite i social media possono amplificare significativamente la portata della brand experience. Da alcune indagini emerge come i consumatori siano più propensi a prendere in considerazione l’idea di acquistare i prodotti di un marchio se sottoposti a contenuti condividi dalla loro cerchia di amici presenti sui social network.
Attraverso diversi strumenti disponibili sul web, alcuni anche gratuiti, è possibile misurare le menzioni di un brand sui social media. Lo si può fare, ad esempio, cercando uno specifico hashtag.
Campioni gratuiti di prodotti
La consegna di campioni gratuiti di prodotti può essere un’ottima soluzione per sfidare la percezione generale che un consumatore ha di un brand. Oltre a favorire l’aumento delle vendite del prodotto, questa tipologia di marketing esperienziale può incidere fortemente sulla consapevolezza e la fedeltà al marchio.
Acquisizione dei dati dei consumatori
Attraverso una campagna di brand experience è possibile aumentare il database di un brand. Oggi più che mai, i dati rappresentano un grande business per le aziende e lo saranno, in misura forse anche maggiore, nel futuro.
Attraverso la raccolta e l’analisi dei dati, si ottengono preziose informazioni sul comportamento dei consumatori, utili per creare prodotti personalizzati e soluzioni altamente mirate. Al di là di un approccio etico ai dati che rimane prioritario, è importante raccogliere i dati rispettando i dettami normativi nazionali e comunitari.
Coinvolgimento del consumatore in tempo reale
Forse, il modo più semplice per misurare il successo di una campagna di marketing esperienziale è osservare il modo in cui i consumatori reagiscono in tempo reale ad un’esperienza creata ad hoc.
Sempre più individui sono interessati a partecipare attivamente a nuove iniziative, condividendole con amici e familiari, il più delle volte proprio tramite i social media e il passaparola. Ecco perché non si può fare a meno di creare esperienze attorno al brand che siano coinvolgenti e stimolanti.
Comunicati stampa e newsletter
Molte aziende pubblicano periodicamente newsletter o comunicati stampa, con informazioni interessanti per il proprio pubblico e concentrate su notizie che riguardano anche il marchio stesso.
I testimonial
Un altro buon esempio di strategia di brand experience è rappresentato dalla possibilità di far comparire i prodotti di un brand in film o spot pubblicitari, reclutando un testimonial che sia in grado di puntare sulle giuste leve per incoraggiare i clienti ad utilizzare il prodotto reclamizzato.
Questo risultato può essere più facilmente raggiunto se al messaggio pubblicitario si accompagna uno slogan, payoff o jingle accattivante e capace di trasmettere forti emozioni o valori come fiducia e affidabilità.
Il servizio cliente
Il customer care è un servizio che permette all’utente di testare in maniera diretta la professionalità e la capacità di problem solving di un’azienda. Offrire un buon servizio clienti aumenta la probabilità che le persone effettuino acquisti anche ripetuti nel corso del tempo.
Ottimizzazione dei canali aziendali
L’esperienza con il marchio migliora, in generale, se l’azienda lavora bene su tutti i canali gestiti in maniera diretta. È il caso, ad esempio, del sito web, degli account social, punti vendita, App e così via.
Esempi di una buona strategia di brand experience
Virgin Atlantic è uno dei marchi che sicuramente ha lavorato bene in ottica di brand experience. È stata, infatti, la prima compagnia aerea ad offrire, anche alle classi di volo più economiche, esperienze d’intrattenimento uniche. Gli aerei di Virgin Atlantic sono, infatti, dotati di schermi AVOD e servizio Wi-fi che permettono ai viaggiatori di giocare, vedere film o semplicemente navigare in Internet.
Un altro esempio di brand experience ci giunge da Paddy Power, noto marchio che opera nel settore del gioco d’azzardo e scommesse sportive. L’azienda non perde occasione per aumentare la visibilità del marchio in occasione di eventi importanti.
Non ha fatto eccezione la visita di Papa Francesco in Irlanda nel 2018. Per dare la possibilità al popolo irlandese di ripulire la propria coscienza prima dell’arrivo di Papa Bergoglio, Paddy Power fece costruire un box confessionale da 150 metri quadri.
Anche Netflix è molto abile quando si tratta di lanciare iniziative di marketing non convenzionale. Poco prima dell’uscita della terza parte della nota serie tv La Casa di Carta, Netflix ha lasciato indizi in varie città italiane sul nome del nuovo componente della banda di rapinatori capitanata dal Professore. L’iniziativa, poi veicolata tramite i canali social aziendali, ha riscosso successo, con gli utenti che si sfidavano a colpi di commenti, cercando di intuire quale potesse essere il nome della nuova recluta del Professore.
La pubblicità non basta più
La crescita della brand loyalty è legata a doppio filo alla valorizzazione della brand experience. Il marketing e la pubblicità sono ovviamente tuttora fondamentali ma per costruire un marchio forte, oggi, serve anche qualcos’altro.
Ogni cliente si aspetta di vivere un’esperienza unica e personalizzata. Tradire le aspettative dei consumatori può davvero minare la fiducia e persino la sopravvivenza sul mercato di un’impresa. Ora più che mai, è il momento di passare da una mentalità focalizzata sulle vendite e sui prodotti ad una che metta realmente al centro il cliente.
Sono un Copywriter Freelance e Consulente SEO. Aiuto le aziende a raggiungere i loro target attraverso testi di qualità, sia sui canali digitali che tradizionali, ma soprattutto sui motori di ricerca.
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