come diventare addetto stampa

Addetto stampa: chi è, cosa fa e come lavora

Tutte le aziende hanno bisogno di relazionarsi con i media per ottenere copertura e visibilità. Ecco perché sempre più imprese chiedono il supporto di agenzie media specializzate o creano al proprio interno un reparto dedicato all’ufficio stampa.

All’interno di questi uffici, l’addetto stampa è una figura professionale che svolge il ruolo più importante. Andiamo a vedere chi è, cosa fa e come si diventa addetto stampa.

Chi è l’addetto stampa

L’addetto stampa è colui che gestisce, per conto di un’azienda, le relazioni con la stampa ed i media. Tale figura, solitamente, è presente in diverse tipologie di organizzazioni:

  • Imprese private;
  • Pubbliche istituzioni;
  • Autorità locali;
  • Partiti politici;
  • Personaggi famosi;
  • Enti di beneficenza

Lavoro dell’addetto stampa

Dopo aver dato una definizione di addetto stampa, è il momento di vedere cosa fa, nel concreto, chi svolge quest’attività. Il lavoro di un addetto stampa consiste nell’ideare strategie ed azioni per promuovere l’immagine aziendale sui media. Quando parliamo di media, il riferimento è molto ampio e può includere:

  • Stampa tradizionale (quotidiani);
  • Televisione;
  • Radio;
  • Siti web (blog);
  • Social Media;
  • App

Un buon addetto stampa è colui che riesce a costruire buone relazioni con il mondo dei media ma soprattutto che è in grado di fornire informazioni su iniziative, eventi, lancio di nuovi prodotti/servizi, attraverso articoli o interviste con i membri più importanti dell’azienda.

Non è una rarità per un addetto stampa:

  • Preparare dichiarazioni relative alle azioni intraprese dall’azienda per cui lavora;
  • Trovare le giuste soluzioni nelle situazioni di crisi;
  • Fornire consulenza e idee ai dirigenti per una corretta gestione dei rapporti con i media.

Mansioni tipiche di un addetto stampa

Rientrano tra le mansioni di un addetto stampa:

  • Preparare comunicati stampa;
  • Predisporre kit stampa, case history e qualsiasi materiale aziendale ritenuto utile per i media;
  • Inviare le note stampa alle mailing list dei media con cui l’azienda si interfaccia;
  • Gestire le relazioni con i media;
  • Collaborare con i giornalisti delle altre testate;
  • Monitorare copertura e visibilità mediatica dell’azienda;
  • Curare la rassegna stampa;
  • Aggiornare (se manca un social media manager) le pagine dei social media dell’organizzazione;
  • Partecipare alle conferenze stampa esterne;
  • Organizza le conferenze stampa interne con i manager aziendali

Competenze principali di un addetto stampa

Una conoscenza avanzata della lingua italiana scritta e parlata è un requisito indispensabile per lavorare come addetto stampa. Certamente, è richiesta anche una buona conoscenza della lingua inglese sia parlata che scritta. All’addetto stampa potrebbe, infatti, capitare di interfacciarsi anche con giornalisti o agenzie mediatiche straniere, specie se l’azienda che rappresenta opera in campo internazionale. A seconda dei paesi in cui un’organizzazione è presente, potrebbe essere richiesta anche la conoscenza di ulteriori lingue.

In linea generale, un addetto stampa deve possedere:

  • Eccellenti capacità comunicative;
  • Grandi capacità organizzative;
  • Capacità di scrivere comunicati stampa e notizie;
  • Capacità di lavorare anche sotto pressione, rispettando le scadenze;
  • Creatività;
  • Spirito d’iniziativa;
  • Ottima conoscenza dei media, sia nazionali che locali;
  • Buone capacità nell’utilizzo dei programmi di videoscrittura;
  • Grande attenzione ai dettagli

Il lavoro di addetto stampa può essere molto stimolante ma allo stesso tempo anche stressante. Ci sono fasi in cui le attività possono essere gestite senza particolari ansie. Di contro, soprattutto quando si lavora per grandi aziende, possono esservi momenti in cui la pressione è alta. Pensiamo, ad esempio, al lancio di un nuovo prodotto oppure all’organizzazione di un evento.

La flessibilità è un’altra skill che un buon addetto stampa deve possedere. Sì, perché questo lavoro può sicuramente svolgersi negli orari tipici di qualunque ufficio ma può capitare di dover garantire copertura mediatica per eventi che si svolgono in orari serali o addirittura nel fine settimana.

Un esempio? L’addetto stampa di una squadra di calcio. La maggior parte degli incontri calcistici si svolgono nel week-end. Le conferenze stampa pre e post-partita, le interviste, la pubblicazione sul sito web del risultato sono mansioni che ricadranno sicuramente sull’addetto stampa il quale dovrà essere bravo a gestire al meglio impegni molto ravvicinati e che richiedono grande tempestività e reattività.

Per chi lavora un addetto stampa?

Solitamente, le grandi aziende pubbliche e private sono quelle in cui è molto più facile che vi sia un addetto stampa. Nelle imprese più piccole, la stesura dei comunicati stampa, la rassegna stampa e le relazioni mediatiche vengono affidate a professionisti che svolgono anche altri ruoli, presumibilmente sempre nell’ambito della gestione di contenuti testuali (web writer, blogger, content writer etc.).

Come diventare addetto stampa

Ricordiamo che per lavorare come addetto stampa uno dei requisiti indispensabili è l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti. Per maggiori approfondimenti, invito a leggere l’articolo dedicato ai giornalisti freelance. Per ciò che riguarda questo contenuto, mi preme sottolineare che le aziende del settore pubblico potrebbero richiedere agli aspiranti addetti stampa l’iscrizione all’Albo dei Professionisti che rappresenta lo step successivo rispetto all’Albo dei Pubblicisti.

Il livello EQF (quadro europeo delle qualifiche) per il lavoro di addetto stampa è il 5 che corrisponde ad un diploma di tecnico superiore. Questo significa che non è indispensabile essere laureati per lavorare come addetti stampa.

Più che altro, ciò che conta è avere una buona esperienza nel campo della comunicazione. Del resto, l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti rimane vincolata allo svolgimento di un praticantato il quale può rappresentare un ottimo punto di partenza per lavorare in ambito giornalistico.

A livello accademico, potrebbe sicuramente essere utile una laurea in Scienze della Comunicazione in quanto permette di approfondire materie direttamente collegate all’attività giornalistica.

Stipendio di un addetto stampa

Fino ad alcuni anni fa, esisteva un tariffario disponibile sul sito dell’Ordine dei Giornalisti che, sebbene non fosse inderogabile, permetteva comunque di accedere ad una sorta di listino che era specifico per le attività svolte dal giornalista. Nel 2010, però, L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ne ha chiesto la rimozione.

Ad oggi, l’unico punto di riferimento sull’argomento si può trovare sul sito dell’INPGI, l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani. Il sito riporta una tabella dei minimi retributivi contrattuali previsti dal contratto nazionale di lavoro giornalistico sulla scia dell’accordo tra la Federazione Nazionale Stampa Italiana e la Federazione Italiana Editori Giornali.

Addetto stampa: suggerimenti per gestire al meglio il lavoro

Vuoi lavorare come addetto stampa? Il primo consiglio che mi sento di darti è di fare sempre tante ricerche. Soprattutto oggi in cui siamo tempestati di notizie, è fondamentale saper distinguere le fonti ed approfondire sempre al massimo ogni argomento.

Del resto, chi fa questo mestiere, per definizione, ogni giorno deve esplorare gli argomenti caldi, quelli che alimentano i dibattiti sui media tradizionali e su quelli digitali. In questo modo, per te sarà più facile presentare argomenti di attualità ed ottenere copertura mediatica.

Altro aspetto importante concerne la gestione delle relazioni. Il fatto di costruire una mailing list porta, spesso, ad inviare e-mail sempre identiche ad ogni giornalista. Il mio consiglio è di personalizzare il tuo approccio, a seconda anche della persona a cui ti rivolgi. Entra nell’ordine di idee che un giornalista riceve ogni giorno decine, se non centinaia di comunicati al giorno ed hanno poco tempo per leggere con calma tutte le e-mail. Punta tutto sull’approccio.

Inoltre, non limitare tutto ad una e-mail. Rimane un mezzo di comunicazione abbastanza freddo. Se non ricevi riscontro, telefona direttamente al giornalista. Sarà più facile ottenere un feedback. Chiaramente, migliore sarà il rapporto che avrai costruito con i giornalisti, maggiori saranno le probabilità di raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato.

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